L’IVA nell’era digitale

Autori

  • Patrice Pillet Commissione europea

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-3583/21294

Parole chiave:

European Union, VAT, Digitalisation, Anti-fraud, Simplification

Abstract

Il cosiddetto “VAT gap” (ovvero la differenza tra le entrate IVA previste e gli importi IVA effettivamente riscossi) resta una sfida per i bilanci pubblici di tutti gli Stati membri. Nonostante le recenti riforme adottate in materia di trattamento IVA del commercio elettronico, l’Unione Europea puo’ ancora fare molto per ridurre queste mancate entrate, allo stesso tempo semplificando le procedure per gli operatori e sfruttando tutte le opportunità offerte dal progresso tecnologico.

 

Il pacchetto sull’IVA nell’era digitale (VIDA) risponde a tutte queste sfide. In primo luogo, con esso si stabilisce la possibilità di registrazione unica ai fini IVA nell’UE per tutte le prestazioni che fino ad oggi necessitavano di una separata identificazione in ogni Stato in cui esse venivano fornite. In secondo luogo, si rende possibile lo scambio di informazioni in tempo reale e a livello di ciascuna transazione, grazie all’applicazione obbligatoria della fatturazione elettronica per le operazioni intracomunitarie e alla modernizzazione delle tecniche di rendicontazione. In terzo luogo, l’economia detta “delle piattaforme” viene regolamentata ai fini IVA con l’applicazione del concetto del “deemed supplier” nel settore dell'alloggio a breve termine e del trasporto passeggeri.

Pubblicato

2025-04-10

Come citare

Pillet, P. (2024). L’IVA nell’era digitale. Studi Tributari Europei, 14(1), II.41 - II.60. https://doi.org/10.6092/issn.2036-3583/21294

Fascicolo

Sezione

Attualità e commenti