Con l’abbandono della Direttiva Europea più difficile definire la futura certezza dei prezzi di trasferimento
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-3583/21335Parole chiave:
European Directive, transfer pricing, national admissibility, variety of criteria, comparabilityAbstract
La congruità dei prezzi di trasferimento era destinata a diventare un vincolo europeo con l’entrata in vigore della Direttiva europea presentata nel 2023. Un obiettivo innovativo e prestigioso che non ha retto il disaccordo tra gli Stati membri per la sua definitiva approvazione. La Direttiva avrebbe avuto un’efficacia futura sugli ordinamenti degli Stati membri, ben maggiore di quella ottenuta dalle linee guida dell’OCSE. Solo una fonte europea avrebbe potuto offrire una certezza futura sui criteri ammissibili per gli ordinamenti tributari europei per definire la congruità dei prezzi di trasferimento. Una certezza che avrebbe consentito di superare le attuali differenze tra le normative. Però, sarebbe stata destinata ad indebolirsi di fronte all’eterogeneità dei criteri che la stessa Direttiva accettava come ammissibili e che si sarebbe aggravata nella loro applicazione negli ordinamenti nazionali. Per la relativa efficacia dei metodi europei si sarebbe richiesto, poi, un confronto dei prezzi tra società di gruppo, con la determinazione dei prezzi sul mercato interno con soggetti liberi da vincoli delle società di gruppo.Downloads
Pubblicato
2025-04-10
Come citare
Di Pietro, A. (2024). Con l’abbandono della Direttiva Europea più difficile definire la futura certezza dei prezzi di trasferimento. Studi Tributari Europei, 14(1), III.1 - III.31. https://doi.org/10.6092/issn.2036-3583/21335
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